Un collega che torna anticipatamente da una malattia ed improvvisamente tutta una mattina libera.
La bici sempre pronta ed oliata a dovere, non c'è il tempo né la voglia di chiamare qualcuno; non perdo un minuto ed alle 8 in punto sfido il freddo pungente con rotta villa Draghi. Un'oretta di pedalata con i colli che splendono con i crinali ancora imbiancati di neve, "un solco lungo il viso come una specie di sorriso".
Via i guanti pesanti e poi su per Turri, le molle, Rua, Pirio . . . il tempo sembra non passare mai . . . finché guardo l'orologio e . . . il divertimento deve purtroppo finire. Di corsa fino a casa infangato all'inverosimile nell'ultimo quarto d'ora con le temperature balzate in sù a sciogliere il giaccio in una simpatica granatina adesiva.
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La magia della neve |
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