Siamo appassionati, entusiasti. Siamo amici, siamo accoglienti, siamo solidali con l’ultimo in difficoltà. E stiamo bene assieme sul sentiero così come attorno ad una tavola a gustarci “pan e sopressa e un ombra de vin”. Nel 2008 uno di noi ha preso una mtb usata, tanto per provare. Seguendo lui altri hanno rispolverato la vecchia biga ferma da tempo in garage….. e così… via per argini, poi per i nostri colli, godendo anche di altre “imprese” fuori territorio. Ad ogni uscita del sabato mattina c’è sempre qualcuno di “nuovo” che si aggrega. E poi, quale gioia cavalcare la nuova biga che sembra dire:
"Io ti porto dove vuoi…. tu pedala, che quando arrivi...arrivi!” ___________________corivorivomtbteam@gmail.com

lunedì 20 aprile 2015

18 aprile - l'idrovia

La pioggia imminente ci ha fatto disegnare un giro a forma di petali di fiore, in modo da non allontanarci mai troppo dal punto di partenza. Argini, comunque argini, ma con qualche variazione sui soliti giri. Questo il percorso:
Da ponte di Brenta per argine destro fino a Pontevigodarzere, poi sul sinistro seguendo il vivace  "sentiero cavalli" fino oltre la Certosa (ocio ai spini!), dopodiché si ridiscende il Brenta per argine sinistro fino a Stra e si segue il Taglio del Brenta fino al ponte pedonale in zona Vigonovo; attraversato il ponte si risale il Brenta per circa 300 m. A questo punto si lascia l'argine percorrendo uno dei sentieri che costeggiano l'invaso dell'incompiuta idrovia: le grandi strutture abbandonate appaiono presto a ricordare il fallimento del grande progetto. Ora è piacevole percorrere tutta l'idrovia per l'argine destro (o sinistro guardando verso Padova); l'acqua non scorre perché proviene da una falda e sembra stagnare: da una parte una folla di pescatori, dall'altra runner e biker. Insistendo fino a che il sentiero sembra sparire tra le coltivazioni si giunge in zona industriale di fronte all'acciaieria. Qui l'acqua e gli argini sono pieni di rifiuti: evidentemente molti non sanno che esistono le discariche. Non c'è scelta, bisogna fare un pò di asfalto: tutta la Riviera Maestri del Lavori, poi a sinistra per via Granze Sud, quindi continuare per un km fino alla chiesa di Ponte San Nicolò. Davanti alla chiesa si prende la ciclabile che in breve ci permette di attraversare il Bacchiglione. Adesso non ci resta che seguire l'argine destro del Bacchiglione (appena cosparso di giaia) fino a Voltabarozzo e poi tornare a casa prima dell'acquazzone. Bel percorso (46 km.) e sicuramente buone varianti per le uscite in zona.


Ciao a tutti.

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